Ritorno alle origini...

Ci sono io!!
Grande Michele!

"Salve a tutti, mi chiamo Michele Grande e sono nato il 12 gennaio del 1980. Sono sempre stato un appassionato di calcio, lo sport più bello del mondo, mi piaceva seguire tutte le partite dei vari campionati e mi dilettavo a seguire, anche solo sui quotidiani, i vari campionati di calcio del mondo, soprattutto quelli minori. Ora però non è più così....
Tutto è cambiato quel 29 settembre del 2001, quel maledetto giorno in cui un uomo di 29 anni, quasi 30, spezzò, insieme alla sua caviglia e alla sua gamba, il sogno di un ragazzo di 21 anni di diventare un calciatore famoso: quel ragazzo ero io e quell'uomo era un giocatore della squadra che giocava contro la mia nella prima partita del campionato di serie D, il mio secondo anno da calciatore..."

"Da quel giorno passarono 7 anni, ormai avevo accantonato quell'incidente, avevo concluso brillantemente gli studi con una bella laurea ed avevo trovato anche un buon lavoro nel campo immobiliare. Ho messo su famiglia, una splendida moglie e due pargoletti che sono la luce dei nostri occhi..insomma, la mia vita era quasi completa: quasi perchè a volte mi capitava di essere malinconico a causa del mio sogno infranto, di quel dolore che di tanto in tanto riaffiorava e succedeva sempre più spesso ormai..Naturalmente mia moglie e i nostri figli sapevano il perchè di questa mia malinconia e ne soffrivano perchè non riuscivano ad aiutarmi. Un giorno, quello del mio 29° compleanno,la mia famiglia mi fece un regalo davvero inaspettato..."

Belli i regali...

MOGLIE:Caro, abbiamo pensato di farti questo regalo perchè pensiamo che possa aiutarti a farti passare la tua malinconia, almeno speriamo..il tuo sogno era di diventare un bravo calciatore ma purtroppo il tuo infortunio ti ha costretto ad abbandonare ma con il nostro regalo potrai entrare nel mondo del calcio in un'altra veste, quella dell'allenatore: che ne dici tesoro?
IO: Mi avete spiazzato, non mi sarei mai aspettato un regalo del genere..il mio stato d'animo è un misto di felicità ma anche di paura perchè non sono sicuro di farcela ad entrare in campo e sedermi sulla panchina, sarà una coltellata al petto ogni partita per non parlare degli allenamenti
MOGLIE: Noi abbiamo fiducia in te amore, noi sappiamo come sei fatto e sappiamo che se vuoi, ce la fai a fare tutto..
FIGLI: Si si papà, dai vogliamo un papà allenatore!!!!
IO: Va bene va bene, ci proverò, seguirò il corso e prenderò il patentino poi ci sarà da aspettare che qualcuno mi chiami..
MOGLIE: Non aspetterai tanto vedrai
IO:Vi amo tutti, grazie per questo regalo..e ora, si festeggia dai!!!

Bella narrazione, ti seguo anche io

"Il primo giorno di corso per allenatore ero teso come un bambino alla vigilia del primo giorno di scuola e come un bambino mi accompagnò tutta la mia famiglia..Il primo giorno di corso andò bene, ero entusiasta di incontrare tante persone che prima di allora avevo visto solo in tv.
Conclusi il corso alla grande e presi il patentino: ormai il primo passo era fatto, ormai bisognava solo aspettare però l'attesa iniziò a farsi lunga, erano passati ormai altri due anni e nel giorno del mio 30° compleanno, mi ero completamente dimenticato di essere un allenatore tanto ero preso dal lavoro ma soprattutto dalla famiglia e dal loro affetto..
Alla fine di quel giorno, dopo essere rientrati dalla serata passata in famiglia tra ristorante e cinema, stavo per preparami per andare a letto quando il mio cellulare vibra..vado in salotto per rispondere visto che tutta la mia famiglia dormiva già e vedo che la chiamata era da parte di un numero che non avevo nella memoria del telefono ma che stuzzicava la mia memoria, quel numero mi diceva qualcosa quindi rispondo.."

Non ho idea per la squadra, provo con Lorient o Bordeaux.

ti seguo volentieri

Ci sono

ci sono

"Al mio arrivo all'aeroporto della città, trovo tutto come mi aveva preannunciato Xxxxxxx: una limousine mi stava attendendo per portarmi alla sede della squadra e dentro la limousine c'era l'interprete il quale mi spiegava che il presidente mi stava attendendo con ansia visto che Xxxxxxx gli aveva parlato molto bene di me..Quelle parola mi fecero entrare ancor di più in ansia: ora che si aspettavano chissà che da me sarebbe stato più difficile il mio ingresso nel mondo del calcio...
raggiunta la sede, trovai il presidente che mi accolse con molti salamelecchi..iniziammo a parlare e dopo circa un ora di colloquio uscii dal suo ufficio con un contratto biennale da 63.000 a stagione: la mia nuova vita da allenatore cominciava sulla panchina del Ferencváros...

Bella città, speriamo lo sia anche la squadra.

Grande! Sempre città bellissima vai!