Rivincita di un campione

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Andrè94
view post Posted on 21/6/2011, 13:51     +1   -1




Tutto nacque nel lontano 1979 quando, affrontando un esame difficile a Coverciano, riuscii a prendere il patentino di allenatore professionista; grazie all'intercessione di mio zio, riusciii ad allenare le giovanili del Palermo fino al 1983.
Dopo delle buone stagioni a Licata, dove vinco il campionato di Serie C2, venni ingaggiato prima dal Foggia (C1) e poi dal Parma in Serie B, dove durante il precampionato riuscirò straordinariamente a sconfiggere per 2-1 il Real Madrid per essere poi esonerato qualche mese dopo. Dopo questa esperienza decido di tornare in Sicilia alla guida del Messina, dove ho modo di lanciare in prima squadra Salvatore Schillaci! Dopo una buona stagione alla guida del Messina vengo ingaggiato nuovamente dal Foggia, neopromosso in Serie B, alla cui presidenza c'era Pasquale Casillo. Nasce quindi, nel 1989, il "Foggia dei miracoli", chiamato così da molti giornali, caratterizzato dal mio 4-3-3 spiccatamente offensivo: la nostra squadra, dopo aver vinto il campionato di Serie B 1990-1991, si salverà con tranquillità per tre stagioni nella massima serie, ottenendo un nono, un undicesimo e nuovamente un nono posto. Nel 1993-1994, l'ultima stagione prima del mio addio, riusciamo a sfiorare l'ingresso in Coppa UEFA, ma veniamo sconfitti (0-1) dal Napoli di Marcello Lippi all'ultima giornata di campionato.
Nella stagione 1994-1995 vengo ingaggiato dalla Lazio. Riesco ad ottenere buoni risultati, centrando al mio primo anno il secondo posto; la stagione successiva ci piazziamo al terzo posto, ma il 27 gennaio 1997, dopo un avvio di stagione infelice, vengo esonerato, lasciando la panchina delle Aquile a Dino Zoff. Per l'annata successiva il presidente Franco Sensi mi offre la panchina della Roma e accetto di prendere per mano una squadra che l'anno precedente era arrivata dodicesima in Serie A, salvandosi solamente alla quartultima giornata battendo l'Atalanta, ottenendo un ottimo quarto posto, senza però riuscir mai a tener testa a Juventus, Inter ed Udinese. Nel campionato 1998-99, ancora alla Roma, giungiamo quinti e non vengo confermato per la stagione successiva.
Dopo l'esperienza con il Fenerbahçe di tre mesi, in cui conquisto appena tre vittorie, ritorno in Italia per allenare il Napoli appena promosso in Serie A, ma i risultati non sono positivi: due soli punti conquistati in 8 partite. Torno in B sempre in Campania, prima con la Salernitana (un sesto posto e un esonero) e poi, nella stagione 2003-2004, con l'Avellino dove ritrovo il presidente Pasquale Casillo e il direttore sportivo Peppino Pavone. Lancio l'attaccante bielorusso Vitali Kutuzaŭ e il centrocampista italiano Antonio Nocerino, ma retrocediamo in Serie C1 e lascio la panchina campana.
Nella stagione 2004-2005 torno in Serie A sulla panchina del Lecce, ottenendo la salvezza e lanciando giocatori come Mirko Vučinić e Valeri Božinov (ceduto a metà campionato). Al termine della stagione il rapporto contrattuale non è rinnovato. Concludo l'annata con il secondo migliore attacco del campionato, con un solo gol in meno della Juventus campione, anche se la difesa risultò la più perforata del campionato italiano. Per la prima volta nella storia del campionato di Serie A la squadra con la peggior difesa non retrocede. ("ride")
Il 5 marzo 2006 assumo la guida tecnica del Brescia, squadra di Serie B, dichiarando di voler giocare le restanti undici partite per vincere e per portare la squadra a giocare i play-off per la promozione in Serie A. Vengo chiamato a sostituire Rolando Maran, esonerato dal presidente Gino Corioni malgrado fosse reduce da una vittoria per 3-0 e nonostante la squadra si trovasse al quinto posto in classifica. Alla fine della stagione, dopo una serie di risultati negativi, restiamo in serie B dopo aver mancato la qualificazione ai play-off.
Il 21 giugno 2006 il Lecce ufficializza il mio ingaggio ritornando così sulla panchina dei giallorossi dopo un anno. Sebbene inizi bene il campionato di Serie B 2006-2007, attraverseremo un periodo in cui si registrano molte sconfitte. Dopo aver chiuso l'anno solare nella seconda metà della classifica e dopo 10 sconfitte in 18 partite di campionato la dirigenza salentina decide di esonerarmi, alla vigilia di Natale, il 24 dicembre 2006, mentre si trova in vacanza a Praga.
Il 17 giugno 2008 divento allenatore della Stella Rossa, subentrando ad Aleksandar Janković. I risultati sono deludenti: la squadra non riesce ad accedere alla Coppa UEFA venendo eliminata dai ciprioti dell'Apoel Nicosia. In campionato le cose non vanno meglio: la Stella Rossa, seconda e imbattuta nel campionato precedente, dopo tre giornate si trova ultima in classifica con un solo punto e zero gol segnati, posizione che conduce al mio esonero.
Il 20 luglio 2010 il vecchio presidente degli anni della ribalta Pasquale Casillo e altri imprenditori riacquistano ufficialmente il Foggia, richiamandomi come allenatore. Dopo aver concluso la stagione al sesto posto, sfiorando così i play-off, il 23 maggio 2011 dichiaro in conferenza stampa che la mia avventura in rossonero è terminata, poiché deluso dai risultati conseguiti. Il 21 giugno 2011 un'altra squadra mi ingaggia, il Trapani ed io accetto subito, volendomi riscattare dopo tutti questi anni.

Chi sono?


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Jøker™
view post Posted on 21/6/2011, 14:42     +1   -1




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LupoBG
view post Posted on 21/6/2011, 16:47     +1   -1




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view post Posted on 22/6/2011, 12:25     +1   -1
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golino
view post Posted on 22/6/2011, 15:03     +1   -1




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