A Cagliari si fanno le cose in grande!----
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Rieccomi qui ragazzi, e come annunciato con fresche e spumeggianti news che riguardano tutte le aree della società!
Iniziamo col dire che è stata allestita una squadra con obiettivi ben chiari, e sentite qui, sembra impossibile, ma nel capoluogo sardo inizia a farsi vivo nella mente di tutti quanti il sogno dell'Europa dei grandi, la Champions League, e perchè no, lo Scudetto?
Ormai quasi interamente integrato tra la gente cagliaritana, dopo aver trascorso le mie vacanze su una magnifica spiaggia nella località di Stintino e aver masticato qualche parola del dialetto sardo, finito il periodo di ferie mi presento in società e avvio una seria discussione col presidente Cellino e l'a.d. del Cagliari Calcio. Faccio presente che ho intenzione di puntare in alto, e alla parola Campionato rimane così:
L'a.d. fa cenno in questo modo con la testa:
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Ma io non sto per niente scherzando, e glielo faccio capire tondo e chiaro, mostrando un progetto di mercato che se attuato con la giusta discrezione, può rendere per davvero. Loro allora mi mettono a disposizione 27 MLN, e io attraverso anche le fuoriuscite riesco a mettere da parte un gruzzolo di 46 MLN. Dunque via alla ristrutturazione della squadra
Anzitutto vi posto il grafico delle principali cessioni (ho tagliato i vari prestiti dei giovani usciti dalla Primavera, eccetera..)
Ho ceduto i due portieri Agazzi e Lupatelli: uno perchè scontento di fare il secondo, anche se l'avrei tenuto; l'altro aveva subito una drammatica involuzione e nonostante ciò pretendeva ampio spazio nella squadra. Il portiere Vigorito inoltre l'ho mandato a farsi le ossa a Bari
Ho poi svenduto quel segone greco di Choutos al Vicenza in Serie B
Ceduti in seguito Mattila e Sivakov, non rientravano nel progetto. Ho poi inoltre dato via Guti, che nell'intermezzo da Gennaio in poi ha mostrato che il meglio di sè l'aveva già dato..
Non riscattato Lino Marzorati, decisamente acerbo per una squadra che vuole puntare in alto; ceduti Garcia e Stepanov, i due difensori che non si erano riusciti ad inserire nel gruppo; in prestito all'Ascoli il centrocampista Obi, ex-Inter, infine rivoluzione nel reparto offensivo con la cessione dell'esperto Jeda, del troppo discreto Nenè e dell'eterna promessa Matri.. tra poco il macello degli acquisti