| Dal Congo avvertono l'Inter: "E' un Mazembe senza paura" A parlare è Malu Mpasinkatu, ds della nazionale congolese e opinionista a Sky Sport: "Per vincere i nerazzurri dovranno giocare come nella stagione del 'Triplete'. Squadra vera quella africana, hanno un presidente come Moratti". Oggi alle 18.00 la finale
Repubblica Democratica del Congo, Africa centrale, da non confondere, anche se il rischio è assai elevato, con il vicino stato del Congo-Brazzaville. E' lì che sorge Lubumbashi, la città dove gioca il Mazembe, fenomeno calcistico degli ultimi giorni, venuto alla ribalta dopo la cavalcata al Mondiale per Club che l'ha proiettato alla finale di Abu Dhabi contro l'Inter.
"Altro che i sudcoreani del Seongnam, il prossimo avversario dei nerazzurri è una squadra vera, che non teme i campioni di Benitez e ha un'organizzazione molto europea. Anzi, molto italiana". A parlare è Malu Mpasinkatu, direttore sportivo della nazionale congolese, reduce da un'esperienza travagliata a Catanzaro, in Lega Pro, e già opinionista per Sky Sport.
"Non sono d'accordo quando dicono che il Mazembe punta più sulla fisicità che sulla tecnica e la tattica - aggiunge -. E' la visione tipica che ha il resto del mondo del calcio nei confronti di quello africano. Siamo alle solite".
Cosa vuol dire che è una squadra molto europea e molto italiana? "Innanzitutto ha vinto per due volte consecutive la Champions nel nostro continente. Non è poco. Come per la Juventus degli ultimi anni, in questa rosa c'è un blocco di sei giocatori convocato sempre in nazionale. E poi c'è una struttura che nulla ha da invidiare a quella dei grandi club: il presidente Moïse Katumbi Chapwe è un ricco uomo d'affari, la sua azienda si occupa di estrazione minerarie. E' anche nella politica, ma al di là di questo per il Mazembe rappresenta ciò che Massimo Moratti è per l'Inter". Quanto investe Katumbi nel calcio? "Moltissimo. Il Mazembe ha un suo stadio, un suo centro sportivo e il budget annuale a disposizione della squadra oscilla tra i 6 e i 9 milioni di euro. I giocatori guadagnano dai 5mila ai 20mila dollari al mese. E hanno pure l'automobile...". Vedremo presto qualche giocatore del Mazembe in Italia? "In Serie A no, per ora. I presidenti irtaliani amano spendere, e tanto, soprattutto in Sud America. A differenza dell'Inghilterra, della Germania, della Francia e da qualche anno anche della Spagna. Sono campionati dove si fa molta più attenzione al rapporto qualità-prezzo. La spesa per un buon giocatore africano è contenuta. I gol straordinari di Kabangu e Kaluyituka contro l'Internacional di Porto Alegre, tutt'altro che episodi casuali, hanno già stuzzicato l'interesse di molti. Quelli del Le Mans, ad esempio, sono da giorni ad Abu Dhabi".
A cosa deve stare attenta l'Inter? "A se stessa, e non è una semplice frase fatta. Benitez, è un ottimo allenatore, ha ricevuto critiche esagerate. Per il Mazembe non ci sarà speranza se il tecnico spagnolo riuscirà a far giocare la sua squadra come quella che ha stracciato tutti la scorsa stagione. Ma ai miei fratelli africani auguro una grande partita, e magari di vincerla. Ma se sconfitta deve essere, spero sia almeno sofferta per i nerazzurri".
Fonte: sky.it
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