Stanleybet: mercato delle scommesse sportive competitivoStanleybet torna a parlare delle scommesse e del mercato italiano ed europeo, attraverso le parole del ceo John Whittaker: "Le scommesse sportive, benché siano valutate a meno del 5% del mercato totale del gioco, si sono sviluppate molto nel corso degli anni, diventando una parte crescente e apprezzata dell'intrattenimento sportivo.
Nonostante questi sviluppi di mercato, purtroppo non c'è ancora in Europa un campo di gioco chiaro: mentre la metà dei 27 Stati membri dell'Ue permettono a operatori privati di competere in un ambiente regolato, aperto e concorrenziale, altri Stati membri hanno mantenuto abusivamente dei diritti esclusivi per proteggere interessi acquisiti.
Da 10 anni noi di Stanleybet combattiamo contro queste restrizioni illegittime che sono incompatibili con la legislazione dell'Unione Europea. Eravamo noi dietro due alle sentenze della Corte di Giustizia Europea, la Gambelli del 2003 e la Placanica del 2007, divenute pietre miliari, le quali confermano che il diritto di offrire un servizio in più nazioni può venir ristretto dalla legislatura nazionale solo se le restrizioni contribuiscono veramente a obiettivi di interesse pubblico, se non vanno oltre quello che è necessario per raggiungere gli obiettivi e se sono applicate senza discriminazioni.
Un certo numero di Stati membri ha continuato ad eludere apertamente la legge europea discriminando operatori privati con base nell'UE. Nonostante i numerosi procedimenti pendenti per infrazione presso la segreteria della Commissione, dal febbraio 2008 è stata intrapresa un'azione poco concreta contro questi Stati membri recalcitranti. Questo è dal nostro punto di vista semplicemente inaccettabile. Continueremo evidenziando che questa situazione non è più sostenibile né per i consumatori né per le compagnie e chiederemo alla Commissione Europea di prendere provvedimenti urgenti.
Contemporaneamente, un numero di miti persistenti ha continuato a circolare sulla scena europea: 'gli operatori delle scommesse sportive sono dietro ai tentativi di partite combinate', 'un mercato regolamentato porta a un aumento dei problemi legati al gioco d'azzardo' e 'restringere il mercato delle scommesse sportive a operatori statali porterebbe a un incremento dei soldi da destinare alla società'. Ci dispiace che il report fatto dal Parlamento Europeo di propria iniziativa, adottato il 12 marzo 2009, ripeta e avalli alcune di queste false premesse.
Stanleybet ha sempre dibattuto sul fatto che un'appropriata regolamentazione dei mercati delle scommesse sportive in tutta Europa deve essere basata sui fatti, non sui miti. L'Unione Europea e i legislatori di ogni nazione devono basare il loro lavoro su solide prove e non su false accuse, spesso motivate da interessi personali o nazionali, piuttosto che su quello che è meglio per il consumatore europeo. Noi perciò chiediamo ai Membri del nuovo Parlamento Europeo di sfidare questi miti e di basare le politiche sui fatti. L'enfasi deve essere rivolta al fare una politica basata sulle prove, che rifletta la vera natura degli argomenti piuttosto che distruggere le reazioni, le obiezioni. Altrimenti il Mercato Interno rimarrà poco più che un sogno per le compagnie di scommesse sportive capaci, responsabili, competenti. Incoraggiamo tutte le parti interessate a unirsi a noi nel dibattito e a lavorare insieme per realizzare un mercato delle scommesse sportive sicuro e competitivo in Europa".
Qui trovate i regolamenti in varie lingue:
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chi di voi scommette qui?
