| Ciao a tutti, parto con la premessa che scrivo un nuovo topic perchè un virus è entrato nel mio pc (ormai debellato) e mi ha mangiato qualche dato, tra cui i file salvati di fm! Perciò faccio una nuova carriera, ma non alla Juve di nuovo, ma narro la storia di un ragazzino che ha sempre sognato di sfondare nel mondo del calcio....
In una nevosa mattinata d'inverno, del 1956 ad Ivrea nasce un bimbetto molto vivace, Gabriele. Questo bambino e poi ragazzo è sempre stato vivace ma al contempo serio e molto studioso: a scuola era sempre il primo della classe. Voleva studiare, ma non per il piacere di farlo, ma per avere un buon lavoro che gli avrebbe permesso di fare ciò che voleva in età adulta. Oltre allo studio, era molto interessato al calcio: spesso lo zio lo portava a vedere le partite della Juve, prima al Filadelfia e poi al Delle Alpi, e a lui piaceva molto! Una di quelle prima volte che andò allo stadio chiese allo zio «Zio, ma chi è quel signore che si sbraccia e urla dalla panchina?» «Gabriele, quello è l'allenatore.» «Ah, e cosa fa di preciso?» «Egli è quello che gestisce la squadra e i giocatori devono stare alle sue indicazioni.» Trovò divertente questo compito, perchè si tratta di gestire un'intera squadra e a lui piaceva un po' capeggiare gli altri. Dopo aver riflettuto un attimo rispose allo zio «Da grande voglio fare l'allenatore!» Gabriele continuò a studiare, ottenendo sempre il massimo dei voti, si iscriverà poi alla Facoltà di Economia e Commercio uscendo con 110 con Lode. Dopodichè cominciò a lavorare in un ufficio dello zio che si occupava di contabilità, poi a circa 35 anni, apre per conto suo un ufficio commercialistico a Torino, dove dapprima lavora da solo con l'aiuto di qualche amico, arrivando poi a gestire un intero gruppo di circa 100 dipendenti, diventando il più importante di questo settore nella regione e forse anche in tutt'Italia. Aveva tutto ciò che aveva sognato studiando e ne era molto soddisfatto: soldi (tanti soldi), una famiglia e dei bambin, e tutte le comodità possbili. Siamo nei primi anni del 2000 e Gabriele cominciò ad investire in Borsa, puntando gran parte dei beni in azioni al tempo sicurissime e fruttuose: Cirio e Parmalat. Come ben sappiamo, le due aziende andarono in crac finanziario e di riflesso Gabriele, da riccone, passò a poveraccio, dove fu mollato da moglie e figli. Ma lui è sempre stato un tipo che non mollava perciò lottò per realizzare il suo sogno: fare l'allenatore. Così nel 2003 si mise a studiare per ottenere poi un patentino. Cominciò ad allenare le squadre locali, però i soldi che riceveva non bastavano, doveva fare secondi lavori tipo lavorare dal benzinaio o come fattorino.... Adesso ha una buona fama di allenatore, poichè ovunque andava, vinceva. Quindi oggi all'età di 54 anni è pronto ad allenare una squadra di quelle serie, sta aspettando chiamate....
TO BE CONTINUED....
Edited by Paolo__Bitta - 21/11/2010, 11:29
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