"Alessààààà è tardiii. Sali a lavarti che tra poco è prontooo".Ahhh, l'infanzia... ancora mi ricordo quando mia madre mi chiamava dal balcone per farmi salire dopo un'intera giornata passata a giocare per strada con gli amici a pallone. Tutto era nato così... A 12 anni mi ero iscritto a scuola calcio. Ero bravo, dicevano. Mi è sempre piaciuto essere al centro del gioco, ed infatti giocavo a centrocampo... Quando avevo 17 anni una squadra di serie D volle farmi giocare con lei, io accettai, ovviamente. Passai 3 anni in quella squadra, ne avevo 20 ed ero diventato un giocatore semi-professionista da un anno, ma capii che non ero destinato ai grandi palcoscenici... e così dopo altri due anni passati a sudare correndo dietro un pallone decisi di smettere, di cambiare vita. Trovare lavoro però non era affatto facile. Poi finalmente lo trovai, anche se non era ciò a cui aspiravo... Autista di camion, dovevo girovagare per tutta l'Italia, e a volte mi mandavano anche in Francia, Svizzera, Austria.
Passavo sempre meno tempo a Napoli, la mia città.
Anche questa vita però non mi piaceva... volevo provare a rientrare nel mondo del calcio. Nessuno si sarebbe ricordato di Alessandro Diomede, ma allora perchè non provare a farmi conoscere davvero in quell'ambiete?
Ovviamente non come calciatore, l'età non me lo consentirebbe, magari però come allenatore ci potrei riuscire...
Intanto mi iscrivo al corso di Coverciano... poi cosa succederà non possiamo saperlo... come dice Lucio Battisti in una sua famosa canzone... lo scopriremo solo vivendo.