Ci risiamo....

Eccomi!

Ci sono

vai davide, facci vedere come si vince

Le luci, i flash, i giornalisti....che palle la vita del cantante, specie se ci si ricicla a Sanremo. Ho fatto un piacere, l'ho fatto solo per il mio amico Luca... Io su quel palco non ci torno più, sono vecchio ma non stanco...ci vuole un'altra vita!....

Una vita da allenatore

Nella mia villa ci sono tanti poster, il più bello è sicuramente quello con la copertina del mio album di maggiore successo, "La voce del Padrone". Era il 1981, ahi e quanto tempo è passato! Ho girato il mondo in lungo ed in largo, provando tutto quello che c'era da provare, esplorando cose sconosciute. In fondo, sono arrivato nelle case di tutti in maniera capillare, ma non proprio tutti, specie i giovani, mi conoscono. Prima di morire, voglio esaudire questo mio desiderio, entrare nelle case di tutti, di nuovo, da protagonista...

interessante la storia, vediamo come va avanti...

eccomi!!! vai Davide!!!!

Il rumore della moka suona il mio dolce risveglio. Dolce, perchè mi piace il caffè ben zuccherato. Accendo la tv in questi giorni, guardo spesso Sportitalia, specie i programmi di calcio. Allo stadio non ci vado da anni, ho sempre pensato di portare jella. Certo che se fossi stato nonno, andarci coi nipoti sarebbe stato meglio, ma di questi tempi al massimo mi ritrovo a giocare a tresette con Sgalambro o al massimo a discutere, sotto l'effetto di stupefacenti, di filosofia. Ma di calcio, proprio no. Scarto il pacco arrivato ieri sera, finalmente mi è giunto il libro acquistato online: "Come diventare un allenatore", quei libri della serie "come fare un concorso", "come sostenere un esame"...insomma, tante cazzate piene di retorica e scontate. Ho costruito il mio successo sull'improvvisazione, sulle mie capacità di apprendimento. Farò anche ora così. Esco di casa fumando, la gente del bar di sotto mi guarda stupita: erano anni che non passeggiavo più liberamente...Consulto l'agenda, domani sera ho un concerto, l'aereo parte quattro ore prima: il mio cognome, in certi posti, ha ancora un certo effetto......
Continua....

Nella città dove in Italia il calcio ha mosso i suoi primi passi mi capirebbero sicuramente. Ed è qui che decido di fare il mio annuncio, che di sicuro avrà del clamoroso: prendo una pausa dalla mia carriera artistica e comincio a fare l'allenatore. Si, finirò in una qualche serie minore, magari vado ad allenare i pulcini di una squadra dilettantistica, però susciterò non poco clamore mediatico. Insomma, qualche pazzo potrebbe ingaggiarmi. E poi non mi servono i soldi mica? sono già ricco, senza famiglia...potrei fare da sponsor più che prendere soldi. Il silenzio nella piazza saluta il mio annuncio, torno in albergo distrutto, gli anni si fanno sentire. Metto il pigiama e mi stendo sul letto, è estate, fa un caldo che si muore. Squilla inaspettatamente il telefono, se è ancora Sgalambro giuro che non rispondo. Leggo sul display un numero sconosciuto, decido di rispondere: nella vita, certe chiamate, possono veramente scombussolare tutto. Non mi fa impressione più niente, rispondo. Ci credo, è la chiamata che attendo, rispondo. Sono le tre di notte ed è buio, nonostante la lanterna sia accesa....

bella storia, vediamo come va a finire!

"il presidente vuole vederla domattina, un taxi verrà a prenderla nel sotto il suo albergo. Si vesta elegante, siamo gente per bene". La voce sembra quasi registrata, invece è vera. Vado a dormire? Macchè, come faccio. Mi sento come un bambino il giorno prima che la maestra lo interroga. Le ore scorrono veloci, all'orario indicato sono già pimpante e ben vestito. Un taxi nero mi porta verso il centro della città, entro in un palazzo e mi avvio presso l'ufficio del presidente. Che lusso, si trattano bene! Comincio a capire qualcosa, fin quando non mi si materializza un uomo davanti: "Signor Battiato, è un onore averla qui. Dopo il colloquio, mi farebbe un autografo? sono un suo grande fan!". E' il presidente del Genoa, Alessandro Preziosi. Parliamo di tutto, fuorchè di calcio. A loro interessa ben poco di cosa io sappia, sembra che il litigio con Ballardini sia stato così forte che il presidente, per dimostrare di aver fatto uno squadrone, voglia darlo in mano ad un incapace, calcisticamente parlando. Sarà, ma è una delle più grandi sfide della mia vita ed io firmo in bianco, senza pensare, senza leggere le clausole del contratto...