Il ritorno del "Pittbull", Edgar Davids|Stagione 2011-2012|

...era agosto inoltrato, i Mondiali di calcio sudafricani si sono conclusi da più di un mese e ormai ricominciano i campionati in Europa...ma a me non importa, io ormai ne sono fuori...
All'improvviso, il telefono squilla...ma non avevo proprio voglia di rispondere -Driiiin...Driiiin...Driiin- poi il telefono smette di suonare "Meglio così -dissi tra me e me- oggi non ho voglia di rispondere, sono troppo stanco..." Fa un caldo torrido qui a Paramaribo, la mia città natale...sono tornato nel Suriname per stare di nuovo insieme alla mia famiglia, glielo devo molto dopo tutti gli anni che sono stato via... Sudo da morire e con la poltrona in pelle sulla quale sono seduto sono diventato quasi un tutt'uno...cerco di non pensare al caldo e allora mi distraggo un po' pensando a chi mai possa essere stato a chiamarmi...ma d'altronde chi mai di importante potrebbe essere? Se avesse avuto effettivamente bisogno. Non faccio in tempo a finire questo pensiero e di nuovo -Driiin...Drii...-. Stavolta non mi lascio sfuggire la chiamata: con un balzo, mi lanciai verso il telefono che stava poggiato sul tavolino che era poco distante dalla poltrona e subito rispondo "Pronto? Chi parla?!" "Salve -Esordisce la voce dall'altro capo del telefono- sono Jeu Sprengers, presidente dalla KNBV -Al sentire di quella sigla, mi venne un tuffo al cuore- ho il piacere di parlare con il signor Edgar Davids?" Esito un secondo...chissà cosa vuole la federazione calcistica olandese da me?! "ssSì, sono io in persona, -Balbetto- cosa posso fare per Lei?" "Beh, mi farebbe un bel piacere se dopodomani, il giorno 17/8/2010, venga nella nostra sede a Zeist per discutere di un affare molto importante." Non so cosa rispondere...pare tutto così strano e confuso..."Beh, va bene. Ma di cosa dovremmo discut..." "CLACK" la telefonata s'è conclusa...mi sento confuso, "Cosa vorrà di tanto importante da me?!" Gironzolo per casa tutto pensieroso..."Mah, dopodomani vedremo..."

martedì, 17 agosto 2010 ore 5.35
"Ma come diavolo faccio ad arrivare fino a Zeist? Ormai è persino troppo tardi, arriverei domani...mi sa che il colloquio molto importante è sfumato..." Detto questo mi rimetto a dormire, anche se pressochè impossibile: sono solo le 5 del mattino e le prime luci del mattino lasciavano presagire che anche questa sarebbe stata una giornata caldissima... "Zzzz...-Dopo una mezz'oretta buona, sono riuscito ad addormentarmi- zzz..." -TOW, TOW, TOW, TOW- Un vortice improvviso fa innalzare le tende e l'arredo da giardino all'esterno prese il volo "Accidenti -Mi sveglio di soprassalto- Cosa sta succedendo?! Un tornado? Oddio, cosa faccio adesso?!" Ogni mia paura s'è smorzata alla vista di un elicottero arancione "Un elicottero?! Nel MIO GIARDINO!? ALLE 6 DEL MATTINO?!?!?!" Sono su tutte le furie, metto i primi vestiti che trovo ed esco di casa a gran carriera verso i proprietari dell'elicottero "Ma dico, oh! Le sembra ora e luogo di fare volare un elicottero!?!?!" "Si sbrighi, signor Davids -Risponde uno dei due- il presidente odia farsi aspettare..." "Ah -Interviene l'altro- e si metta qualcosa di più elegante per farsi ricevere, è una questione molto importante quella a cui andrete a discutere, oggi." Ho capito. Erano venuti a prendermi "Eh, beh, grazie mille che siete venuti a prendermi eheh" Rispondo ai due con un tono di scusa per l'atteggiamento usato in precedenza. Mi preparo di tutto punto, prendo la mia ventiquattr'ore, potrebbe sempre servire non si sa mai...