Avevo toccato il fondo..., Ma dovevo immaginare che toccando il fondo...ci sarebbe stata la risalita..

Ci son storie che non sono facili da raccontare, per diversi motivi, la malinconia nel ricordare certi momenti, la rabbia o molto semplicemente i rimpianti...

Questa storia nasce tra le strade italiane, non vi dico il luogo perchè, beh in tutta sincerità non so neanche io in quale parte d'italia è iniziato tutto....

Quindi converrà andare per ordine:

Io mi chiamo Stefano, subito dopo il diploma conseguito in un mediocre istituto tecnico per geometri barese, decisi di cambiare aria, non faceva per me quella città, o almeno così pensavo, trovai i miei equilibri nella capitale, l'immortale Roma, una città stupenda di giorno e incantevole di notte, senzaperò dimenticare le mie radici, i miei affetti che avevo lì...poi...un bel giorno mi arrivò un messaggio sul cellulare, un semplice "ciao, che fai??" da una ragazza, una con cui ho preso il pullman dal primo anno delle superiori, 4 chiacchiere alla fermata e poi via, ognuno riprendeva la sua strada...iniziammo a sentirci, lei si chiamava Roberta, una ragazza stupenda, capelli biondi, occhi marroni, uno sguardo che ti faceva gelare il sangue e un sorriso che subito ti scaldava il cuore, una persona capace di entrarti nell'anima e non andare via, anche se...ora che ci penso, sarebbe stato meglio non conoscerla mai...


Iniziammo a frequentarci, facevo il pendolare da Roma a Bari ogni week end pur di uscire con lei, pur di capire se quelle strade che ognuno teneva per se, si potessero mai incrociare...quando una sera era fine marzo, ancora lo ricordo, lei nella mia macchina, sotto casa sua, mi diede un bacio, così bello, così atteso...un piccolo sogno che si realizzava quando la ragazza che hai sempre guardato da lontano, è lì in quel momento che ti bacia e non ha occhi se non per te...

Continuammo a frequentarci per un mesetto prima di deciderci ad iniziare ufficialmente una storia...cosa che avvenne, era il 24 aprile...

Le cose andarono bene per i primi anni, ormai facevamo coppia fissa, avevamo anche deciso di sposarci, sempre il 24 aprile, perchè quello era "il nostro giorno"...decisi di lasciare Roma con le sue incertezze della precarietà del lavoro e tornare giù in puglia dove c'era uno studio ingegneristico pronto ad assumermi a tempo indeterminato, era tutto troppo perfetto, un lavoro sicuro, una futura moglie stupenda, i miei amici di sempre tutti lì...

...Poi...

Arrivò dicembre e con lui anche le mie dimissioni...il 7 dicembre avrei preso le mie cose, e sarei tornato a casa, pronto per iniziare con un nuovo lavoro e portare avanti il progetto di quel matrimonio tanto desiderato...quando però il 24 dicembre, cavolo, proprio la vigilia di Natale, tutto quell'incanto finì...Lei decise che non voleva più sposarsi, non voleva più star con me, non voleva più vedermi...


La mia vita era finita, mi lasciai andare a tutti i vizi peggiori di questo mondo, l'alcool e le sigarette in cima a tutto...Ma dopo aver pianto fino a non averne più la forza decisi di riprendere la mia vita da dove l'avevo lasciata, Roma...era lì che dovevo tornare.....

....Stay tuned....

Ormai era maggio inoltrato erano già passati 5 mesi e tutti quei ricordi mi assillavano troppo, presi il telefono e chiamai il mio vecchio titolare a Roma...per chiedergli se poteva, voleva riassumermi...
Lui tentennò, troppi ma, troppi se, ma sperai nelle parole di quel quarantenne frustrato che non si sa neanche come si trovava a gestire il personale di quell'impresa edile...
Ci sperai di tornare lì a Roma, riprendere proprio la mia vita da dove l'avevo lasciata, ma sapevo che mai nulla sarebbe stato come prima, perchè il primo ad essere cambiato ero proprio io...tanta rabbia, tanto rancore dentro me...e i miei fantasmi che ancora non mi abbandonavano senza farmi dormire tranquillo la notte...

Iniziai a varare nuovi orizzonti, nuove strade, che mi condussero a Verona, una città splendida, storicamente importante...ma decisamente troppo romantica per una persona maledettamente orgogliosa e con il cuore in frantumi...lavorai lì per pochi mesi e dopo tanti ma tanti sacrifici ottenni il tanto agognato trasferimento, tra le colline, i cinghiali, il buon vino e perchè no...tanta bella gente.....

Arrivai in questa cittadina...piuttosto piccolina rispetto all'immensa Roma, alla splendida Verona e alla ridente Bari...55.000 abitanti circa, non tanti, divisi in 17 contrade che ogni anno, 2 volte l'anno si scontrano; iniziai subito a scontrarmi con le sue salite, i suoi orari e le sue "stranezze", un arrivo un pò burrascoso anche perchè mi scambiavano per uno dei tanti studenti che ne affollano le strade...trovai subito la sede della mia azienda, distaccata da Verona...La mia vita iniziava qui...in Toscana...alchè pensai...vabè visto che ci sono, mi iscrivo anche al corso per diventare allenatore...così quando non lavoro, almeno ho qualcos'altro da fare piuttosto che tornare a casa a rivangare vecchi ricordi dei tempi che furono........

..........Stay Tuned..........

I mesi passarono in fretta, iniziai ad abituarmi a quella realtà così diversa da quella in cui ero cresciuto, iniziai a stringere amicizia con altri ragazzi, che erano lì, chi per studio, chi per lavoro...e iniziarono anche le serate in discoteca...





E nel periodo di fine estate iniziò a scorrere alcool a fiumi...con inevitabili risultati...




Finchè non arrivò il tanto caro sospirato patentino da allenatore...potevo avere adesso libero accesso al mio hobby...
Tutto pur di non pensare al passato....


........Stay Tuned..........

Gli anni passarono e a parte qualche squadretta tipo il poggibonsi o il monteriggioni nessuna squadra s'era mai interessata a me per allenare giocatori veri e non i "pulcini"...


Fino a che un bel giorno...fui invitato ad una "festa da ricchi" come rappresentante della mia azienda in quanto mi ero personalmente interessato alla ristrutturazione della sede della festa, in tempo per poterla fare...per ringraziamento, una vecchiaccia (perchè così vuol essere chiamata) decise bene di invitarmi a questa festa dove c'erano le più grandi cariche della città senese, a partire dal prefetto, a finire con il comandante della caserma dei paracadutisti che ha sede in Siena, passando anche dal presidente dell'A.C. Siena...

Questa donna ormai troppo avanti con gli anni decise, forse per il gusto di mettermi in imbarazzo di presentarmi a tutti, facendomi fare il giro di strette di mano che io tanto odio e diceva a tutti "se stasera siam qui a festeggiare lo dobbiamo a questo signore che ha spronato i suoi operai a finire i lavori in tempo da record" e mentre io pensavo (ma statte zitta vecchia decrepita che non sei altro, non ti basta farmi fare tutto sto giro???) si soffermò niente meno che il presidente dell'A.C. Siena che vedendomi in forte imbarazzo ruppe gli indugi dicendomi:

(Nel frattempo la vecchia, ora non più malefica si allontanò...tornò nel suo pollaio con tutte le altre riccone della sua fila)

Non ci volle molto...un paio di giorni dopo mentre sfogliavo la gazzetta dello sport al bar mentre facevo colazione rimasi quasi allibito quando lessi...






Che mi venga un colpo....no...non è possibile...



Arrivato in ufficio...

Due ore dopo consegnai la mia lettera di dimissioni..


Non avevo intenzione di andare al Siena, ma non potevo lavorare con un soggetto simile, a sto punto preferii tentare la fortuna e andare alla sede del Siena a cercare di capirci qualcosa di quella faccenda, se era vero qualcosa oppure erano solo parole del presidente manipolate dalla stampa..

Mi convinsi...e firmai...non hai molto da convincerti quando il Siena ti cerca e tu sei appena diventato disoccupato...prendiamolo come un lavoro normale e vediamo che succede...