Costretto ad abbandonare Bari, o' Mister è chiamato a un altro compito, in terra sarda..

Avevo intenzione di continuare con voi la carriera che avevo iniziato col Bari, e che sembrava promettere bene, ma purtroppo c'è stato un problema. Inizio a riepilogarvi la stagione..

Questo sono io:



Il mio primo anno a Bari è stato abbastanza soddisfacente. Avevo raggiunto la salvezza già alla 31esima giornata (non senza qualche fatica ovviamente) e i protagonisti del mio modulo tattico sono senz'altro stati il portiere saracinesca Gillet, il difensore Andrea Masiello (Capello lo definì il "Thuram bianco") approdato in seguito all'Inter, il tenace mediano Gazzi, ma soprattutto gli attaccanti Kutuzov (9 gol stagionali per lui), Adiyiah (arrivato in prestito dal Milan a gennaio, in 13 presenze di campionato ha fatto 6 gol e servito 3 assists), Barreto e Meggiorini (quando erano in giornata).




Il mio Bari era come una casa che si stava costruendo mattone per mattone, avevo già pronti gli innesti da comprare per la nuova stagione, avevo appena rinnovato il contratto con la società (con aumento di ingaggio) e sembrava andasse tutto bene, quando...



Pazientai per tutto il tempo possibile, ma mi ritrovai spiazzato in quanto: non potevo fare mercato; erano scaduti vari dei prestiti che l'anno scorso erano elementi importanti della rosa; avrei dovuto giocare coi giovani, in quanto molti dei miei erano partiti per cercare la gloria in squadre più blasonate. L'8 Agosto presi la fatidica decisione di dimettermi.



Restai disoccupato per diverse settimane, fino a che non arrivò questa offerta...



Si dice che quando si chiude una porta, si apra un portone e il Cagliari era sicuramente un passo avanti rispetto al Bari, e con i giocatori che avrei avuto a disposizione, ero convinto di fare bene già da subito. Accettai il contratto biennale senza ripensamenti e decisi di intraprendere questa nuova avventura, al posto del neo-esonerato Massimiliano Allegri.



Chi mi segue?

eccomi....vai con il cagliari vediamo se riuscirai a fare meglio che con il bari...

Ci sono!

La prima giornata è già una stangata, e i miei ragazzi, tutti con il morale comprensibilmente a terra, devono affrontare il Milan, a San Siro.
Ero già convinto di perdere, infatti quando iniziamo a giocare, subiamo il dominio avversario. Una chirurgica punizione di Pirlo al 20° porta in vantaggio i rossoneri, ma i miei cercano di non demordere. Agostini e Biondini nel corso della partita si fanno ammonire, dopodichè calcio d'angolo per il Milan, Astori respinge, veloce contropiede duettato da Jeda-Matri, ed ecco che il ventisettenne attaccante italiano infila il gol del pareggio al 41°. All'intervallo cerco di dargli la giusta carica, e nella ripresa mi fanno vedere di che pasta sono fatti: chiudono e ripartono bene, ma purtroppo Agostini si becca una seconda ammonizione e viene espulso come da regolamento. La partita diventa un assedio, resistiamo fino a un quarto d'ora dalla fine, quando Oddo mette un cross in mezzo, Ambrosini stacca di testa a portiere battuto al 77°. La partita finisce sostanzialmente lì.. una buona indicazione proviene dal portiere Marchetti: sono convinto che senza di lui il passivo si sarebbe allungato di 3 gol in più.

A fine partita col Milan dribblo la stampa, consapevole che alcuni episodi hanno inciso sul risultato, ma con grandi speranze per il ritorno. 4 giorni dopo ci aspetta un impegno importante, il ritorno alla vittoria contro il neopromosso Vicenza.
Prima della partita parlo chiaro ai miei ragazzi: siamo consapevoli di essere piu forti, non addormentiamoci e portiamo a casa il risultato, che in questa condizione è prezioso come l'oro.
Scendono in campo e mostrano di avere assimilato le mie parole: c'è il gioco che ho voluto trasmettere, ma il possesso palla è anemico. Ad un certo punto azione imposta da Conti, che in profondità favorisce lo scatto di Jeda, che generosissimo con un filtrante permette a Lazzari di entrare in area e battere il portiere Russo.
Finisce il primo tempo sull'1-0 e io do un'ulteriore scossa ai miei, che mi rispondono sul campo: cross sulla sinistra di Giuliatto, che offre un pallone d'oro a Jeda, che infila dentro di testa, sbloccandosi da un lungo digiuno. Dopodichè chiude la questione il capitano Conti, con un destro da 30 metri che si infila all'incrocio, dove il portiere vicentino nulla può. 3-0 e si può iniziare a rifiatare..

buon cagliari! con il BBilan ci sta la sconfitta.

Ragazzi comunque mi sono accorto che nella squadra ci sono troppi giocatori, la maggior parte inutili/scarsi e che svolgono ruoli che non mi servono.. a Gennaio dovremo darci da fare con il mercato, nel frattempo vi dico solo che mi sono assicurato fino al Giugno 2012 per soli 625.000 euro un grande centrocampista che ha fatto la storia del Real Madrid... parlo di...

ottimo guti a sti livelli!

bene contro il vicenza...con il Milan la sconfitta ci puo stare......ottimissimo guti...

Alla 14° giornata per un segno del destino mi trovo di fronte la mia ex-squadra, il Bari. Ormai fa parte del mio passato e anche se ho passato bei momenti, devo ricordare che la dirigenza si è comportata male nei confronti miei e dei giocatori. Voglio vincere. Inizia la partita nello stadio che un tempo era il mio regno, il San Nicola. Piovono fischi, abbastanza prevedibili. La mia squadra ha sempre il pallino del gioco in mano, ma le retrovie del Bari sono proprio come le avevo lasciate, una diga. Soprattutto l'estremo difensore Gillet, poi migliore in campo. La partita finisce 0-0, e siamo anche stati fortunati, in quanto una distrazione di Astori ha concesso un rigore al Bari, parato da un mostruoso Marchetti che ipnotizza l'esperto terzino sinistro Parisi. Scorro il calendario e ce l'ho anche in Coppa Italia, al terzo turno di qualificazione. In quella data (1° Dicembre) la parola d'ordine sarà una sola: vincere.


Giungiamo alla 15° giornata e ospitiamo in casa il Chievo: i veneti sono in cerca di preziosi punti salvezza. Anche noi per ora. Il mio Cagliari sta piano piano acquisendo l'impronta tattica che gli ho imposto, tutta incentrata sul buon palleggio posseduto dalla linea mediana Conti-Lazzari-Cossu. Il Chievo si mostra determinato a non concedere nulla, e infatti il primo tempo si chiude sullo 0-0. In spogliatoio cerco di dare una sveglia ai miei, ma nella ripresa mi mostrano di non avere recepito il messaggio. Al 71° minuto ci pensa Jeda a sbloccare la partita, prendendo palla sulla trequarti e inventandosi un dribbling che gli permette di penetrare in area e battere di precisione Sorrentino. La partita sembra ora da gestire, ma il pericolosissimo Pellissier decide di entrare in partita, rendendosi una minaccia per la difesa sarda. Prende un palo e sfiora il gol in un'altra occasione: addirittura si procura un rigore al minuto 83. Lì penso che non ci sia più niente da fare e che il pareggio sia già scritto.. invece Pellissier stesso si incarica di calciare il rigore e Marchetti vola a destra respingendo il pallone e regalando i tre punti al Cagliari!